mercoledì 24 settembre 2008

MELANZANE CON RICOTTA E NOCI


Questa è la ricetta di melanzane ripiene che preferisco.

Ingredienti:
2 melanzane grandi (900 gr circa)
20 gr di scalogno
150 gr di ricotta
50 gr di gherigli di noce
20 gr di parmiggiano
olio d'oliva
sale e pepe

Tagliare a metà le melanzane, togliere la parte centrale della polpa in modo da lasciare un guscio di circa 1/1,5 cm e ottenere così delle barchette, poi salarle e metterle capovolte. Tritare finemente lo scalogno e tagliare a brunoise la polpa scavata dalle melanzane. In una padella antiaderente mettere poco olio d'oliva, aggiungere lo scalogno e rosolarlo un po', poi unire la brunoise e cuocerla, senza aggiungere acqua per una decina di minuti. Mettere in una terrina la ricotta, le noci pestate grossolanamente, il parmiggiano, la polpa di melanzana cotta, sale e pepe ed amalgamare il tutto. Riprendere le barchette, asciugarle, disporle in una teglia già preparata con un filino di olio e distribuire il composto preparato.
Infornare a 190° per 20' coperte con un foglio di alluminio poi altri 15° senza niente per rosolare la superfice. Tutto qua! Sfornare e servire.

giovedì 18 settembre 2008

TORTA AL CIOCCOLATO

Ennesima versione di torta allo yogurt, non è colpa mia se è facilissima, velocissima e variabilissima.

Ingredienti:
3 uova, sale
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina
1 vasetto di yogurt bianco
150 gr di cioccolato fuso
100 gr di arancia candita
100 gr di goccie di cioccolato
1 bustina di lievito
mezzo vasetto di olio

In un terrina montare molto bene le uova con il sale e lo zucchero. Aggiungere lo yogurt e il cioccolato fuso, poi con l'aiuto di una spatola due vasetti di farina . Nel terzo vasetto di farina unire: l'arancia candita (dividendo bene i cubetti), le goccie di cioccolato ed il lievito. Mescolate bene poi versate adagio all'impasto di uova. Per ultimo incorporare l'olio.
Cuocere a 180° per 40'.

lunedì 15 settembre 2008

AD UN'AMICA...

C'è una zona ad Aviano che mi era particolarmente cara. E' la fascia pedemontana che costeggia le frazioni di Piante, Villotta e Castello. Lì ho trascorso la mia infanzia, gli anni più belli e spensierati. Assieme ai ragazzi della borgata ero sempre fuori nei prati a giocare. Eravamo tempi in cui si poteva stare lontani da casa per delle ore, si rincasava quando eravamo stanchi di correre o quando sentivamo in lontananza una madre che urlava il nome del proprio figlio.
Quei prati erano il mio cortile, conoscevo ogni centimetro. Sapevo dove c'erano le viole, dove crescevano i ciclamini, dove si nascondevano i funghi, dove c'era la terra rossa e dove gli uomini mettevano le trappole per la selvaggina. Lì ho imparato a lavorare e ad amare la terra, a distinguere le piante, a conoscere gli animali. Lì ho imparato ad amare e rispettare la vita. Ora, anche quel luogo è cambiato, in quello che per me era un piccolo paradiso adesso c'è il CRO, un centro oncologico all'avanguardia. Arrivandoci, percorrendo la Pedemontana, la sagoma dell'edifico si distingue subito in mezzo a quei prati, e avvicinandosi la sua apparente imponenza è sufficente per sentirsi stringere la gola. Nessuno vorrebbe essere ricoverato lì, .............
Ma non si può sapere cosa ci riserva il destino, possiamo solo analizzare il passato e valutare le scelte fatte, ma il futuro, anche il semplice domani, rimane un'incognita.
Questa settimana lì, sarà ricoverata un'amica. Deve essere operata. Io so cosa si prova in questi casi, ti sembra che la vita ti sfugga, ti svaniscono le certezze, analizzi il passato per individuare delle possibili cause e il futuro diventa ancora più incerto, fa quasi paura.
Cristina, voglio dirti che non c'è niente di più sbagliato, non è così, la paura si combatte, le certezze si consolidano, il futuro ci sarà. Guardati attorno, hai una famiglia vicino, un marito che ti adora, dei ragazzi a cui hai dato la vita, e tante persone che ti vogliono bene. Ecco dove devi attingere e raccogliere la forza per affrontare questo momento, non sarai da sola, l'amore che queste persone ti danno ti aiuterà ad affrontare senza timori e paure questo momento. Non voglio darti consigli, noi vogliamo solo unirci a chi ti vuol bene affinchè tu possa sentirti forte il più possibile.
Un saluto ed un grande abbraccio, Flora e Antonio.

venerdì 12 settembre 2008

CUCINA FUSION

Cronaca di una cena iniziata nel panico. Di solito ceniamo alle 20, oppure alle 20,15 molto raramente più tardi. Immaginate com'ero nerosa alle 7,15 quando l'ultimo cliente non voleva andarsene e continuava tranquillamente a chiaccherare. Eppure, dopo anni che li conosci, diventano amici e, come tali, dovrebbero sapere che devo uscire da quell'ufficio e precipitarmi in cucina a preparare la cena. Figuriamoci! Era un'idea che non lo sfiorava nemmeno. Povera me! Le ricette che avevo scelto per questa sera richiedevano, tra preparazione e cottura, almeno un'ora di tempo. Era già troppo tardi. Passano altri dieci minuti, forse capisce che ho fretta, perchè finalmente saluta e se ne va. Sono le 19.30 quando entro in cucina, apro il frigo, guardo cosa c'è dentro.... e mi dispero. Vado nella dispensa, controllo gli scaffali.......non c'è niente di "veloce". Apro il congelatore......niente di pronto. Che panico!!!! Ritorno al frigorifero, ....e trovo del macinato di manzo acquistato in mattinata. No, non va bene, ho fatto le polpette mercoledì. Cerco ancora e trovo due bistecchine di tacchino rimaste da ieri sera (avevo fatto i Coriandoli al curry), potrei farle al sesamo......no! Non bastano! Aiuto!!!!! Ritorno in dispensa, riguardo tra gli scaffali ......e gli occhi vedono un vasetto di Salsa Cajun di zio Ben tra i vasi di conserva al pomodoro appena fatti. Un momento! Se c'è la salsa ci sono anche le tortillas, corro di nuovo in cucina, apro ancora il frigo, sposto il formaggio, sposto le uova, c'è una bottiglia di birra, la tolgo ....e le trovo. Il pensiero è velocissimo: manzo macinato + petto di tacchino + salsa cajun + birra scura austriaca + tortillas = cucina fusion (ovvero "tentar non nuoce").MANZO IN SALSA CAJUN CON RISO E TORTILLAS

Ingredienti:
olio d'oliva
1 cipolla
400 gr di manzo macinato
150 gr di petto di tacchino
100 gr di birra scura
sale aromatizzato alle erbe
20 gr di farina
1 vaso di Salsa Cajun (500 gr)
olio al peperoncino
120 gr di riso brasmati
8 tortillas pronte

Verso dell'acqua in una pentola, la salo e la metto sul fuoco, mi servirà per lessare il riso.
In una padella antiaderente verso un po' d'olio d'oliva, aggiungo la cipolla tritata fine, la rosolo, unisco la carne macinata e la "sgrano" bene, faccio cuocere per 5' poi unisco la birra scura. Taglio a pezzetti piccoli la carne di tacchino e la aggiungo. Salo, metto il coperchio e faccio cuocere. Intanto l'acqua bolle, butto il riso e lo lesso al dente. Prendo la piastra la metto su un fornello acceso e scaldo le tortillas. Una controllata alla carne che nel frattempo ha ristretto il sugo, prendo la salsa Cajun e la verso tutta nella padella. Mescolo bene, faccio cuocere ancora 10' poi assaggio....aggiungo un po' d'olio aromatizzato al peperoncino.....riassaggio, perfetta!
Metto il riso in una terrinetta, la carne in un'altra e le tortillas in un piatto caldo, condisco una terrina di radicchio, stappo un'altra bottiglia di birra scura austriaca e metto tutto in tavola.
Centrooooo! Davvero buono, ho ricevuto anche i complimenti da marito e figlio.





venerdì 5 settembre 2008

ARROSTO DI CONIGLIO

E' uno dei sapori della mia infanzia, nonna e mamma lo facevano buonissimo ed in famiglia hanno protestato perchè e da tanto tempo che non lo facevo. Perciò a grande richiesta ecco la ricetta.

Ingredienti:
1 coniglio
3 rametti di rosmarino
50 gr di pancetta coppata
sale ed erbe aromatiche
un bichiere di brodo
la buccia di mezzo limone

Disossare il coniglio (un quarto d'ora di grande pazienza o un bravo macellaio). Mescolare le erbe aromatiche con il sale, distendere la carcassa su un tagliere e salarla. Distribuire alcuni aghi di rosmarino e stendete sopra le fette di pancetta.Arrotolare la carne ben stretta e chiuderla con dello spago.
Scaldate in una teglia dell'olio d'oliva con la buccia di mezzo limone e un rametto di rosamarino e rosolare la carne. Unire il brodo e cuocerla in forno caldo per 40/50 minuti